Tipologia: palazzo nobiliare antico
Sito Visitabile: esternamente 
Indirizzo: Via di Castel di Dentro n. 2, 02039 Toffia (RI) 
Geolocalizzazione: 42°12'44.2"N 12°45'03.3"E e 42°12'43.6"N 12°45'02.8"E

La casa detta “degli Orsini” in via di Castel di Dentro è la più piccola casa della famiglia Orsini in Toffia. Dopo il palazzo Orsini sede del Comune e un altro palazzetto in via Montecavallo, questa casa presenta pregevoli elementi architettonici. 
E’ posta a fianco dell’Oratorio delle SS. Stimmate con il quale condivide un bel chiostro interno.
L’accesso è sulla via, in uno slargo con un ingresso riquadrato superiormente da mensole in pietra con sovrastanti elementi in laterizio formanti due archi. Sotto la piattabanda presenta lo stemma della casata, la rosa degli Orsini.
All’interno il palazzetto è formato da tre piani. Un secondo ingresso è posto nel giardino interno per il tramite di un loggetta. 
Qui la porta è incorniciata superiormente da un architrave in travertino con al centro lo stemma della casata costituito da due rami di roselline in due campi divisi da una fascia formata da un nastro. 
Di pregevole qualità le finestre riquadrate in pietra: quella a fianco della porta su loggetta presenta due mensole scolpite mentre quelle del prospetto sul retro sono a croce in travertino di forma rettangolare con all’interno le tipiche sedute dell’epoca (XIV° sec.).
All’interno del piano semi-interrato c’è una bella macina in pietra utilizzata per la spremitura delle olive.
Il palazzetto denominato anch’esso “Casa degli Orsini” si trova in via Montecavallo al numero 10.
Palazzo del tardo ‘500 ha un impianto simmetrico con un portale bugnato in pietra e un bel portone in legno a due ante.
Tutte le finestre sulla facciata sono riquadrate da cornici in pietra e fasce marcapiano. Nel piano sottotetto, dopo i recenti restauri, sono visibili ora tre finestre ovali. 
L’interno presenta una scala con gradini in pietra di peperino e altre finiture di pregio.
Al piano nobile un grande ambiente costituiva lo spazio di soggiorno con un grande camino e soffitto cassettonato distrutto durante l’occupazione nazista.

Fonte web: Toffia tra Arte e Storia 
Testo: Maurizio Pettinari
Foto: Maurizio Pettinari

contentmap_plugin