Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una continua crescita e riscoperta di itinerari religiosi e cammini, che vengono percorsi con le più diverse motivazioni ma che si unificano nel raggiungimento di una meta Santa o comunque significativa. Nati nel corso dei secoli come movimenti “spontanei” di persone, oggi i cammini costituiscono un’occasione per un turismo che unisce religione e cultura, tradizioni e culto e al contempo promuovono la valorizzazione dei territori anche attraverso politiche di accoglienza e di gestione.

La fruibilità di un cammino richiede servizi e infrastrutture. L’accoglienza organizzata in una rete inclusiva di strutture religiose o private a donativo, ostelli, B&B, case vacanza, strutture agrituristiche e alberghi, che riceva il visitatore con cordialità e disponibilità, costituisce l’elemento fondamentale per la promozione del cammino stesso.

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Quindi caro hospitalero/a, stai entrando o sei già entrato a far parte di una grande famiglia che è quella che anima la Via di Francesco nel Lazio. Siamo più che felici di accogliere la tua struttura nella nostra pagina e di promuoverla attraverso i nostri canali social, consapevoli che solo costruendo una grande Rete di persone, la nostra realtà possa consolidarsi e contribuire alla crescita di quanti vivono e lavorano sulla Via.

Quello che ti chiediamo è di osservare alcune semplici regole in linea con i nostri obiettivi statutari che ti invitiamo a leggere qui e che danno un senso al nostro impegno quotidiano per la Via.

Nel leggerle troverai che alcune di queste indicazioni sono già acquisite per te che ospiti i pellegrini da tempo, altre magari saranno cose su cui riflettere per rendere ancora più speciale l’esperienza del pellegrino sulla Via di Francesco.

  1. Fornisci le giuste informazioni su orari e servizi all’ospite che sta per prenotare; ciò vale anche per il sito web: se c’è una variazione anche di una sola voce tra quelle del form di adesione non c’è alcun problema, l’importante è che tu avverta il referente del sito affinché possa procedere con l’aggiornamento;
  2. Dai disponibilità ad offrire soggiorno anche per una sola notte;
  3. Dai disponibilità all’accoglienza dell’amico a quattro zampe che il pellegrino può portare con sé;
  4. Oltre ai materassi, coprimaterassi, cuscini e coperte che costituiscono il corredo irrinunciabile incluso nell’offerta di ogni accoglienza, dai disponibilità di lenzuola e asciugamani come extra a prezzi contenuti;
  5. Il pellegrino può aver bisogno di mangiare, dai disponibilità di un pasto all’arrivo, o in alternativa l’uso cucina o consiglia un posto dove rifocillarsi;
  6. Il pellegrino può avere esigenza di lavare qualcosa, offri disponibilità per il lavaggio e uno spazio per l’asciugatura dei panni;
  7. Il pellegrino può trovarsi in una situazione di necessità, cerca di fare quanto possibile per agevolare il suo soggiorno come in caso di esigenze mediche o problemi di lingua;
  8. Il pellegrino potrebbe voler visitare i dintorni prima di ripartire: dai disponibilità per il deposito dello zaino;
  9. I pellegrini apprezzano particolarmente piccoli ma significativi gesti che danno un po’ di sollievo dopo tanti chilometri di cammino: qualcosa da bere all’arrivo, bicarbonato e cerotti per i piedi; un passaggio, nel caso tu sia lontano dal percorso, al punto di arrivo e di ripartenza. E poi un timbro – magari con il tuo logo - per la credenziale, la possibilità di lasciare un pensiero su un “libro degli ospiti”
  10. La conoscenza del percorso è fondamentale. Ascolta il pellegrino nel suo racconto del cammino e delle eventuali criticità incontrate per segnalarle alla Rete. A tua volta aiuta l’ospite nella programmazione della tappa successiva.
  11. Ricorda che sei un “nodo” della Rete, quindi informati e dai informazioni ai tuoi ospiti su beni prodotti sul tuo territorio: altre strutture ricettive, osterie, piccoli produttori di olio o formaggi, piccoli artigiani. E poi dei servizi forniti dalle guide turistiche ed escursionistiche, noleggio bici, trasporto bagagli, e dell’eventuale presenza di associazioni presenti sulla Via che svolgono attività rivolte alle diverse abilità (trasporto in joelette, percorsi eco-sensoriali, …)
  12. Oltre a saper dare le giuste indicazioni sui sentieri del Cammino che i tuoi ospiti stanno percorrendo, a piedi, in bicicletta o in sedia a rotelle, ricorda che la Via di Francesco è ricca di risorse paesaggistiche e culturali. Informati e dai indicazioni corrette sui luoghi di interesse storico artistico che si trovano sulla Via. Avere qualche testo o un po’ di materiale informativo da fornire, qualora sia reperibile gratuitamente per la distribuzione presso gli uffici comunali e provinciali preposti, può esserti d’aiuto.
  13. Varie sono le motivazioni che spingono le persone al viaggio sulla Via di Francesco: religiose, spirituali, culturali. Il pellegrino potrebbe trovare in te un punto di riferimento per approfondire la sua conoscenza della storia del Santo d’Assisi. Religioso o laico che sia il tuo approccio, offri l’occasione al tuo ospite di conoscere qualcosa degli episodi della vita di Francesco nel nostro territorio, diverse sono le pubblicazioni e le fonti da cui attingere.

“L’importante è immaginarci a nostra volta di essere un pellegrino, e sentire cosa potrebbe farci piacere dopo tanti chilometri percorsi per arrivare in un bel luogo che sta per accogliervi, vi accorgerete che sono poche e semplici cose, che vi lasceranno un ricordo indelebile di dove vi siete fermati … magari per tornarci in futuro”.

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copretina idea di accoglienza